Ciao a tutti,
finalmente sono patentato, ed è arrivato per me il momento di iscrivermi su questo forum!
Sono proprietario di una Citroen AX rossa, a cui sono molto legato affettivamente. Nel 1999 mio nonno decise di regalare una macchina a mia madre in modo che non dovesse più condividere la 126 con mia zia, così la portò in un concessionario Citroen a visionare un po’ di auto usate. Dopo aver scartato altre alternative, mia madre fu indecisa tra una Nissan Micra e una AX del 1995 e alla fine, colpita dal “rosso fiammante” e incoraggiata dalle parole del venditore, decise per la piccola francese. Cominciò per l’AX una normalissima vita da seconda auto di famiglia: lavoro, nei periodi in cui mia madre lavorava, e poi i soliti giri di una mamma con un bimbo piccolo sul sedile posteriore. Nei weekend il volante dell’AX passava a mio padre, visto che la sua Alfa GTV non era praticissima per le gite fuori porta, e ci accompagnava nei piccoli giretti cittadini oppure in piacevoli scampagnate. Nel frattempo crescevo, e l’AX era sempre una costante nelle mie giornate. Vi legai sempre di più, specialmente quando mi ritrovai a difenderla da un accanimento di tutta la famiglia per la sua rottamazione. Eravamo intorno al 2005-2006, periodo di ecoincentivi, e mio nonno si era fissato con l’idea di rottamarla per acquistare una nuova auto. I miei genitori erano d’accordo, mentre io disperato. Una volta in un concessionario per poco non mi misi a piangere, mentre a casa cancellavo con la penna le pagine delle riviste di automobili. Ogni giorno si parlava di un’auto diversa: C2, C3, Punto, Agila mentre io rispondevo a tutti che l’AX andava benissimo e non c’era alcun motivo di cambiare una cosa che funzionasse alla perfezione. In particolare l’AX era considerata da tutti inaffidabile, dal momento che il meccanico che cambiò la guarnizione della testata (ceduta abbastanza prematuramente, credo intorno ai 70.000km) aveva detto che non vi era garanzia sul lavoro e si “poteva fermare da un momento all’altro”. Cosa mai vera perché, scampato il pericolo di finire sotto la pressa, l’AX si dimostrò sempre molto affidabile. Ricordo bene il problema alla testata, in particolare gli spaventi che ci prendevamo quando compariva il “mostro rosso” sul cruscotto… una volta ci abbandonò di notte in autostrada e, nonostante avessi circa 7 anni lo ricordo alla perfezione! Come dicevo, l’AX se la scampò, mio nonno riprese a volerle bene e alla fine fu l’unico della famiglia a considerarla un’ottima macchina mentre l’AX si beccava gli insulti del resto della famiglia. “fa schifo, non è affidabile, consuma (?!), è scomoda, bruttissima, vecchia, scomoda, piccola, inutile, lenta, non supera l’imbocco del Raccordo, in autostrada si smonta” e tante altre amenità compreso “Sarebbe bello vederla avvolta dalle fiamme mentre rotola da un dirupo e strillare -muori, macchina di m***a!-” di mio zio oppure “La macchina di Luisa (mia madre) è ‘inclassificabile’” detto da mio nonno paterno. Per fortuna i miei genitori non erano dello stesso avviso, alla fine si trovavano bene con la piccola Citroen e continuammo a godercela tranquillamente. Il 2009 fu un anno terribile per la nostra famiglia: mio padre si ammalò di tumore, e ad aprile ci lasciò. Il lutto pesantissimo, che chiaramente ha segnato per sempre la mia vita, probabilmente mi legò ulteriormente all’auto. Come non ricordarsi tutti i giretti del sabato che facevamo io e mio padre a bordo dell’AX, come non ricordarsi quando gli chiedevo un po’ di “guida sportiva” e lui sfoderava tutti i cinquanta cavalli del motore facendomi rotolare sui sedili dietro mentre ridevo a crepapelle, oppure quando giravamo per i paesini nei dintorni di Roma alla ricerca di sagre o posti suggestivi. Tantissimi ricordi di mio padre sono legati alla Citroen, e ovviamente dopo quanto accaduto nessuno in famiglia ebbe più il coraggio di pensare a rottamarla. Dopo un breve periodo in cui mia madre andò al suo nuovo lavoro con la Citroen, cominciò ad utilizzare la Daihatsu Terios che mio padre aveva appena comprato, e per l’AX cominciarono diversi anni di pseudoabbandono, usata solo una o due volte a settimana per pochissimi chilometri e l’estate per andare al mare. Nonostante i pochi chilometri percorsi, nel periodo tra il 2010 e il 2015 l’AX ebbe diversi acciacchi, come la rottura dell’alternatore (abbandonandoci nella strada verso il mare in una serata fantozziana) e della pompa della benzina.
Nel 2014 cominciai ad interessarmi molto di più alla manutenzione della “mia” macchina, e cominciammo anche ad usarla un po’ di più. A settembre 2015, quando i miei amici più stretti erano quasi tutti patentati, usammo l’AX per un belissimo viaggio in Sabina. L’AX si dimostrò un’ottima compagna di viaggio, si divertirono tutti a guidarla e la sua età e la sua linea ormai inconsuete suscitarono l’affetto e la simpatia di tutti i miei amici. Un mio amico me la descrisse così “È proprio la macchina giusta per te: vecchia, scassata, che sembra debba rompersi da un momento all’altro ma alla fine non ti abbandona mai”. Tornati dal viaggio, e ormai iscritto a scuola guida, decisi di riportare l’AX al concessionario dove fu comprata, per eseguire finalmente una manutenzione a regola d’arte. Trovai un personale gentilissimo ed estremamente competente: finalmente qualcuno prese a cuore la mia AX! Il meccanico fu contento di lavorarci e colpito dal mio interesse per un auto così vecchia e di così poco valore. Sostituirono i semiassi e fecero la distribuzione, oltre a tanti altri piccoli interventi, in modo da garantirmi “di poterci arrivare anche a Berlino”. Per la prima volta qualcuno ha lavorato seriamente sulla mia auto trattandola come tale e non come una specie di bicicletta da far camminare un pochettino prima di buttarla. Contestualmente ha anche portato l’auto da un carrozziere che, lucidandola, l’ha fatta tornare di quel bel rosso che ormai gli anni avevano scolorito. Ovviamente è diventato il mio meccanico di fiducia.
Il 19 febbraio presi il foglio rosa, e mi esercitai per quasi mille chilometri al volante, per arrivare finalmente l’8 aprile abbastanza preparato per l’esame di guida. Da questo momento in poi l’AX è ufficialmente la mia auto e… è passata da 126000km a 129000km in nemmeno venti giorni!!! La patente è stata per me un vero passaporto per la libertà, consentendomi di andarmene dove mi pare e quando mi pare, di conquistare la terrazza dei miei nonni che è diventata la mia seconda casa e soprattutto… viaggiare! In questi giorni l’AX ci ha accompagnato sia ai cento giorni con la mia classe del liceo, viaggio in cui ho cominciato ad amare la guida su strade di montagna, ma soprattutto in un magnifico viaggio in Umbria con i miei amici. L’AX ci ha portato in giro per quasi 2000km tra paesini e stradine, compreso uno sterrato per raggiungere un paese abbandonato e… che meraviglia guidare a notte fonda sulle strade giuste, con le persone giuste, la musica giusta e la macchina giusta!
Certo, l’AX è un auto piena di difetti: piccola, tre porte, fiacca, a volte scomoda e rumorosa in autostrada. Messa a confronto anche con le semplici Punto Classic dei miei amici viene surclassata senza pietà su tutti i fronti. Quante volte rinfaccio a mia madre di non aver preso almeno un’AX 1.1! Se da una parte sono contento di averla, d’altra parte spesso penso a che macchina avrei preso se non l’avessi avuta… forse una bella berlina trentennale, con impianto a gas e tanti cavalli sotto al cofano, oppure un’utilitaria storica (si trovano certe meraviglie con pochi spiccoli!). Però lei ora è la mia macchina, la curerò il più possibile e spero di poterci vivere tante belle avventure. Sotto sotto spero che arriverà tra tanti anni il momento in cui mio nonno non si sentirà più di guidare l’Alfa 147 e me la lascerà costringendomi a relegare l’AX a seconda auto da città. Alla fine, nonostante la fiacchezza del motore, è divertente da guidare, consuma poco (anche se, per le tasche di un diciottenne, sempre tanto!) e sembrerà strano ma… piace alle ragazze! Evidentemente l’aspetto bohemienne ha il suo fascino :-D
Ed eccomi qua, mi scuso tanto per aver scritto una presentazione così lunga ma d’altra parte raccontando la storia dell’AX devo praticamente raccontare la storia della mia vita, e ovviamente ci sono tantissimi punti e aneddoti che ho tralasciato. Spero di poter chiacchierare molto su questo forum per consigli e manutenzione… tranquilli che le prossime volte sarò più conciso!
Matteo.