2° Raduno R.I.A.S.C.: Montefalco e Bevagna (PG)

Aperto da Martini, 20 Marzo 2007, 16:57:10

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Eugenio Colazzo

Penso che quanto scritto sul nostro topic basti e avanzi.
Smettiamo di litigare e pensiamo agli altri, che ne dite?

ciao ciao
Eugenio Colazzo

MarioCX

quote:
Originally posted by MarioCX

Mah...io ho un'opinione sul raduno RIASC e volevo parlarne però vis a vis con Marini (con Cotti ho già detto), ma non resisto e decido di parlarne qui, sperando vivamnete di non suscitare polemiche, ma di contribuire a spiegare il perchè di un potenziale flop.

Allora...io credo che:

Molti di noi sono impegnati in un club...per ragioni storiche del percorso che hanno avuto in questa passione.
Io sono legato in primis al club CX, Carlo al Club GS (ne è il presidente) Marco all'Ideesse (oltre a resp. di sezione D ne è uno dei maggiori animatori) eccettera eccettera.

Tutto ok fin qui?

Bene.

Fatto vero quanto sopra, ne deriva che le nostre energie, economiche e di tempo libero, sono pesantemente convogliate in questi club.
INDIPENDENTEMENTE DA EVENTUALI SOVRAPPOSIZIONI.
Che potrebbero diventare in qualche caso inevitabili, crescendo come tutti auspichiamo il nuemero di appassionati e quindi di potenziali organizzatori.
Ad esempio: un tempo i raduni CX erano UNO.
Ora sono diventati tre, ai quali presenzio per i motivi di cui sopra.
Chiaro che andare ad altri raduni diventa un onere economico significativo, nonchè la domenica "vuota" si ha magari voglia di fare dell'altro.

Per i motivi detti fin qua il raduno RIASC può essere visto come una "forzatura".

La soluzione?
Convogliare un raduno annuo di club in seno al raduno RIASC, che diventa non "il raduno RIASC" a prescindere, ma un raduno RIASC in quanto raduno di tutti i club. In modo conseguente, voglio dire.

Non so se mi sono fatto capire.



Mi autoquoto corregendomi:
Una "convention RIASC" utilizzanto l'escamotage di cui sopra non andrebbe fatta a cadenza annuale.
Magari ogni due anni, a mo' di piccolo ICCCR nostrano.

Dandy

Ciao a tutti, ho cercato di accendere una riflessione nel topic "Noi e Loro" ma forse non era il posto giusto, ma mi sembrava il titolo adatto anche per una discussione su un'anomalia.           La gente non si "affeziona" ai Club e al Riasc.
Prendo come dato di fatto la giornata di domenica 10/06, nella quale c'erano in programma tre manifestazioni, quella del CX Club che ha raccolto l'adesione  di 16 equipaggi, quella dell'Ideesse Club che ha raccolto 25 equipaggi ed infine quella organizzata da Loris a Conegliano alla quale erano presenti ben 55 vetture, manifestazione non pubblicizzata sui siti o nei forum, soltanto con poche telefonate ed un pò di passaparola.
Quello di Conegliano non è l'unico evento, la stessa cosa succede a Verona in Febbraio, a Ravenna in Giugno, a Bolzano in Ottobre.
Senza togliere alla lodevole iniziativa dei club ufficiali alla quale tutti riconosciamo impegno e grande volontà, volevo con questi dati sottolineare quanto avevo scritto nel topic, penso che ci sia una comunità molto grande al di fuori dei canali ufficiali, una realtà parallela.
Penso che ogni singolo Club ed imprimi il Riasc devono cercare di fare il possibile per far crescere il senso di appartenenza di un gruppo di persone che hanno in comune la stessa passione, indipendentemente dal tipo di Citroen posseduta.
Non sono in possesso della ricetta per far sì che un maggior numero di appassionati si avvicini al Riasc, ma penso che sia
nell'interesse di tutti che il movimento Citroennistico aumenti i propri iscritti, a qualunque Club andranno a finire la adesioni.
Il mio potrebbe essere un pensiero superfluo, ma ho paura che per l'ICCCR ci sarà poco volontariato!!
Anselmo
Rouler Hydraulique c'est fantastique

CitroMarco

Beh innanzitutto una precisazione: il soggetto a cui deve andare l'attenzione delle persone è il CLUB, perchè i CLUB sono la riunione di persone, il RIASC è un cappello che dovrebbe riunire i club nei rapporti verso il mondo esterno (casa madre ed istituzioni).

Noi nell'IDeeSse ci stiamo provando: grosse novità nella gestione e coinvolgimento nella gestione stessa del club di personaggi capaci di aggregare e di garantire la trasparenza di quello che fa il club.
Di certo non è un percorso facile, ma sono in prima linea per provarci...


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