Purtroppo la notizia che non avrei mai voluto leggere è inesorabilmente arrivata.
L'ho incontrato l'ultima volta con un amico nell'ottobre del 2020 quando, di passaggio al CDS, ci accolse insieme ad Ilaria con la sua consueta gentilezza e disponibilità, concedendoci, credo, uno dei suoi ultimi affascinanti momenti divulgativi.
Iniziava forse ad avere qualche disturbo di salute, ma non avrei mai pensato di avere notizia , appena un anno dopo, della sua grave malattia.
Ho cercato di partecipare ai messaggi di incoraggiamento e vicinanza nelle pagine di facebook, ove lui stesso, con grande coraggio e generosità, aggiornava gli amici sulla sua fiera lotta al male che lo aveva colpito. Nutrivo ancora speranze, anche se il suo ultimo post non era stato confortante.
Oggi dobbiamo elaborare questo dolore, una perdita incolmabile.
Non era solo un Amico, una persona dalla rara gentilezza, cordialità, umanità ed empatia.
Era e rimane una vera Istituzione del Citroenismo storico Italiano e non solo.
Ne ho sempre ammirato le doti divulgative ed oratorie, l'ironia, la immensa cultura, non solo citroenistica. Una passione vissuta con grande intensità ma senza fanatismi.
In questo ha sempre avuto un altro stile, va ammesso, ha sempre volato alto rispetto al nostro chiacchericcio polemico e litigioso di cui sono state permeate spesso queste pagine.
E, come ha giustamente sottolineato qualcuno, non ha mai conosciuto rancore.
Si poteva non essere d'accordo con qualcuna delle sue posizioni, di schietta lucida e apparentemente insensibile analisi delle ragioni economiche e sociali del nuovo corso del marchio, che molti di noi violentemente hanno attaccato nella veemente difesa dei baluardi del citroenismo ormai traditi.
Ovviamente credo fosse dispiaciuto anche lui ma, da uomo calato nel mondo reale della vita dell'azienda, non poteva che prendere serenamente atto degli inevitabili cambiamenti di strategie produttive e di mercato assunte dal management.
Aveva capito molto prima di noi che l'amore per la storia gloriosa del marchio poteva convivere con la serena accettazione della sua attuale realtà produttiva.
La sua opera monumentale, ancora in corso, al CDS, è la sintesi migliore della sua storia: passione, competenza, cultura, meticolosa pazienza e perseveranza nel salvare, contro ogni avversità ( da ultimo pure un incendio dei locali del Centro) quante più testimonianze possibili di quella epopea Citroen che tutti amiamo.
Sin dagli albori del primo Centro Documentazione, spiccavano il romanticismo di questa impresa, la artigianalità e spontaneità di questa erudita ricerca e catalogazione di ogni documento rinvenuto e strappato alla frenesia iconoclasta e distruttiva delle procedure aziendali di dismissione di magazzini, ricambi e attrezzature ormai obsoleti.
E la difesa della storia e della tradizione sono sempre state condotte con intenti di condivisione, di divulgazione culturale e tecnica alla platea degli appassionati.
Memorabili i seminari, i corsi, con tanto di dimostrazioni pratiche del funzionamento di organi e apparati meccanici e ricche dispense di approfondimento, il tutto sempre condito con occasioni conviviali estremamente piacevoli.
Una formula davvero unica e stimolante di vivere insieme la passione per un marchio che ha scritto pagine fondamentali del motorismo storico.
Mi auguro che chi ha lottato e costruito con lui il gioiello del Centro di Documentazione Storica, possa preservarlo, condurlo nel futuro e completarne l'opera, anche in sua memoria.
Ci mancherà molto.
Buon viaggio Maurizio, resterai sempre nei nostri cuori e ricordi.
Un forte abbraccio a Ilaria e a tutti gli amici e i suoi cari, che gli sono rimasti accanto in un momento così difficile.