Come ormai tutti voi sapete, la mia passione per la Visa ha caratteristiche che oserei definire ataviche: il bordo di un fanale, la rondella del satellite o la cucitura del poggiatesta scatenano reazioni che mi fanno annullare dalla realtà presente, ho proprio "bisogno" di possederne una, o più di una. Questo mio inconsapevole approccio, d'altra parte, mi porta a essere piuttosto solitario nell'appagamento di questo desiderio.
La mia "collezione" (termine che non amo particolarmente) di Visa conta ad oggi quattro esemplari ben assortiti, dalla essenziale Spécial seconda serie alla naive Décapotable, passando per la piccola borghese Club prima serie e la grintosa GT.
Mi reputo molto orgoglioso delle mie Visa e ne sono anche molto geloso. Il mio meccanico ormai sa che non è assolutamente consigliabile da parte sua guidarle (o addirittura spostarle) senza prima il mio benestare
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Questa premessa è doverosa anche per contestualizzare la mia "
Visite" che mi porta ad avere un blocco mentale verso altre auto: per quanto io mi possa sforzare, non ho altri modelli equivalenti che io voglia mettere in garage. Esiste solo lei, è stata la mia prima auto e fin da bambino è solo lei che mi ha attirato. E per l'appunto, con il post aperto oggi sono a confessare l'epilogo della mia debolezza.
Vi racconterò di una Visa molto particolare, che io ritengo essere la più affascinante tra tutte quelle da me conosciute. Versione rara, rarissima, anzi unica che ho avuto l'onore di aggiudicarmi in questi giorni. Lascio spazio a una foto di anteprima, non servono parole per descriverla:

la mia faccia spalmata in primo piano riassume la felicità del momento
si è vera, esiste davvero. E' una Carte Noire versione export, ufficialmente mai proposta sui mercati esteri. Prevista in 2500 unità riservate al mercato interno, fu il primo tentativo della casa madre di mettere in luce la versione Super che montava il motore 1100 Peugeot. Già quest'ultima si distingueva dalle concorrenti per certi dettagli raffinati (plancia imbottita in panno, moquette morbida, elementi satinati sulla plancia e sull'unica razza del volante), la Carte Noire aggiunse altri elementi talmente esclusivi che gli acquirenti furono principalmente volti noti del jet-set dell'epoca (in primis Juliette Gréco, celebre cantante e attrice).La versione fu presentata nel corso del 1979, a pochi mesi dal debutto della Visa. La mia risale invece all'anno successivo come se alcuni esemplari invenduti in patria fossero poi stati destinati ai mercati stranieri con le relative modifiche omologative - la freccia laterale- (ipotesi da verificare ma tant'è, la mia non è l'unica che si ricorda percorrere le nostre strade).Nella fattispecie, la
Carte Noire si distingueva per il colore esterno nero arricchito da doppi "
filets" dorati lungo le fiancate e sui montanti posteriori, cerchi dorati con coppetta cromata e interni in boxline beige.
