A prescindere da pecorine, cariole ed altre posizioni in tema, questo è un argomento arcinoto; il RIASC ha una posizione ufficiale piuttosto netta che tutti ben conoscete e che è l'espressione di quasi tutti i club unanimi.
Cioè niente operazioni strampalate e "assurdi papocchi storici".
Non ci siamo peraltro mai smarcati, ma abbiamo sempre detto ufficialmente come Registro " se avete per forza necessità di questa strada da portare avanti - pur se assurda e difficilmente compatibile con ciò che noi si rappresenta - sediamoci insieme e troviamo dei punti in comune per poter tentare di percorrerla con reciproco interesse".
Nell'interesse vostro da una parte, e dei club e dei soci dall'altra.
Molto più comodo invece per alcuni aggirare l'ostacolo e fare tutto con un club di cui si dispone a piacimento, ovvio.
Con i risultati però che sono sotto gli occhi di tutti.
Cioè di un club che dovrebbe fare ben altro prima, o cmq "prima" molto altro - ai sensi del proprio statuto e della propria "mission" - ed invece non fa; con il rischio evidente di un tracollo pesante.
E badate bene, non è solo l'incazzatura per la mancata informazione ai soci del raduno di Merano: quella è niente
e fa ridere al cospetto di altre cose più pesanti.
Ma questa è una storia che non ha senso io venga a raccontare qui, non è il luogo giusto e non interessa forse a molti: sono Direttore del RIASC pro tempore, amo guidare le CX, trovo le 2CV geniali, e penso che la SM sia la Citroen (oltre che l'auto) più bella mai costruita, e ho una spiccata simpatia per GS e XM.
Ma prima di tutto sono diessista "nel midollo" e socio Ideesse, e non posso credere che si stia toccando il fondo in questo modo.
Per cui vi do appuntamento - a chi interessa - in altra sede: tempo se n'è perso già fin troppo e forse è già troppo tardi.