Nel corso della sua lunga storia la Traction è stata un'auto veramente poliedrica, nel senso che è stata scelta ed apprezzata per le caratteristiche e la diversificazione dei suoi modelli, sia dalla media che dall'alta borghesia, dagli artigiani e dai professionisti, dai personaggi politici e da quelli dello spettacolo, dalla malavita ed in contrapposizione dalle forze dell'ordine, dai corpi militari e da quelli civili, poi negli anni più bui del periodo bellico, in Francia, è diventata la prediletta sia delle truppe d'occupazione che delle forze di liberazione.
Di fatto benché dal 1941 al 1944 durante l'occupazione la normale produzione sia stata sospesa, nello stabilimento di Javel a Parigi così come nei garage e nelle officine dell'intero territorio, continuarono ad essere riparate, modificate e riverniciate innumerevoli T.A, prevalentemente frutto delle requisizioni e destinate agli ufficiali ed ai servizi logistici germanici.



Le auto riportavano le specifiche targhe d'immatricolazione delle diverse forze armate con le sigle d'appartenenza:
WH per la Werhmach
WL per la Luftwafe
WM per la Kriegsmarine



Il faro anteriore a forma di elmetto chiamato "Notek" irradiava la luce giallognola direttamente al suolo per rendere il mezzo meno visibile, specialmente dall'alto, a protezione da attacchi aerei notturni. Oltre al faro frontale erano previste delle specifiche luci posteriori di cui erano dotati tutti gli automezzi ed i semicingolati che viaggiavano in convoglio.



Le Traction erano così affidabili anche agli occhi dei tedeschi che, quando scatenarono l'operazione Barbarossa per l'invasione della Russia, si trasferirono su quel fronte con le loro T.A al seguito.

free html imagesAnche le livree erano quelle in uso per i mezzi militari, quindi a schema mimetico, piuttosto che uniformemente verniciate in verde, ed è singolare come alla fine del conflitto, nel primo dopo guerra, lo stock di vernice rimanente presso lo stabilimento di Javel, sia stato riciclato per realizzare il verde "reseda", una delle tinte a catalogo per la Traction a partire dal 1946.



Anche i partigiani (Maquis) erano equipaggiati con le Traction per lo più sottratte al nemico sulle quali dipingevano il simbolo della Francia Libera FFI che stava per Forces Francaise de l'Interieur (forze francesi di liberazione).



Se non bastasse quando gli americani sbarcarono in Francia pensarono fosse conveniente anche per loro "viaggiare in Traction" con gli esemplari catturati ai tedeschi, sui quali applicarono la loro stella bianca.


In fondo, nella sua tragicità, risulta "comico" il passaggio di proprietà delle nostre povere T.A, la maggior parte delle quali purtroppo dopo aver servito sotto diverse bandiere hanno concluso miseramente la loro esistenza.


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