A distanza di un anno e mezzo ripensavo al mio viaggio per andare a ritirare la mia CX.
Partiamo dal principio… a 18 anni in periodo di patente e di università mio padre lasciò la sua BX 19 TRD per acquistare una fiammante CX 25 TRD TURBO2 argento che ricordo con estremo piacere, auto su cui ho imparato a guidare.
La passione per le auto mi pervade da quando sono bambino e l’amore per la CX è rimasto…
Giocando con i soliti siti vedo il mio amore… GTI T2 1987. In generale mi piacciono i top di gamma, ma de gustibus. Problema l’auto si trova a 1200 km da casa mia. Io vivo a Taranto e la macchina era in provincia di Trento.
Faccio qualche chiamata, chiedo foto e dettagli, ricevo mail dopo un giorno o due ma so già che farò qualcosa. Ho la mia teutonica da vendere… a chi la do?
Metto in vendita il CLK e risponde un ragazzo da Ravenna.
La faccio breve… due giorni dopo alle 3.00 del mattino suona la sveglia. Mi metto in auto e vado a Ravenna a lasciare il CLK al nuovo acquirente, ci vediamo in una agenzia di pratiche auto. La prova, gli piace… assegno e via. Subito in stazione … parto alle 14.00 direzione Alto Adige. Un viaggio meraviglioso cullato dal treno che fa scorrere paesaggi sempre più verdi e meravigliosi al mio fianco… sembravo un ragazzino che va a trovare la fidanzata.
Arrivo in stazione in un piccolo paese in provincia di Bolzano ed il proprietario, una splendida persona, mi viene a prendere con una Toyota ibrida che usa giornalmente. Raggiungiamo l’auto e mi spiga che la vende perché ha già comprato una CX 25 Prestige nera, che vedrò dopo…
Arriviamo al garage e capisco che dovrà essere mia. Blu magnetic, tetto in vinile, sembra funzionare tutto. La guido sui tornanti di montagna ed il soffio del DIRAVI mi accompagna ad ogni curva… suono dimenticato ma subito tornato alla memoria. Guardo ossessivamente la temperatura poiché ricordavo che la TRD tendeva a scaldare… questa si attesta su 82 e non si muove neanche in salita.
Dopo un breve giro ci fermiamo a bere un bicchiere di vino rosso in un bar fantastico in riva ad un lago meraviglioso e nel parcheggio troneggia una fantastica CX.
Guardo un po’ di documenti ci accordiamo, assegno e si riparte… destinazione altro garage con una CX 25 prestige nera del 1988. Le due CX sono affiancate e si salutano per l’ultima volta… magari si rivedranno un giorno. Saluto Mirko e vado.
Arrivo in un piccolo hotel per la notte e dopo una pizza veloce leggo la documentazione dell’auto e faccio qualche ora di sonno.
Ore 3.00 del mattino seguente. Sveglia. Valigia. Controllo fari e livelli della CX. Aggiungo 1 litro di liquido radiatore (non acqua) LHM OK. Parto alla ricerca di un distributore.
Faccio il pieno e controllo la pressione dei TX che hanno la mia stessa età quasi. La pressione al posteriore lascia perplesso il tizio al distributore… “possibile 1,5 bar?”. Si certo. Ma questa è quella che si alza? Ancora … Si certo. Devo fare 1200 km senza sapere se arriverò a destinazione.
Mi fermo dopo un centinaio di km per controllare livelli, cinghie e rumorini strani. Tutto OK. Nessun livello è sceso.. sono fiducioso. Ad ogni autogrill la CX attira gli sguardi dei passanti e sono felice di dare informazioni.
Noto solo che a 130 km/h il volante trema un po’, Pazienza farò equilibratura a casa. Stabilizzo la andatura a 120 km/h e riesco a fare 13 km/l. Mi godo un po’ di musica e mi faccio cullare dalle idro. Affronto i curvoni con un dito e ricordo l’appoggio laterale sicuro che solo una CX sa dare.
Mi tornano alla mente i viaggi Taranto-Pisa dove studiavo ingegneria nel lontano 1990. Mio padre guidava la CX ed io la mia Volvo 760 GLE TD intercooler. Qualità percepita migliore sulla Volvo, come anche il clima. Ma un febbraio dopo carnevale tornavamo in carovana (in due) ed io non andavo oltre gli 80 km/k mentre mio padre affrontava l’autostrada ai limiti consentiti e magari di più. Al autogrill mio padre mi ha chiesto perché andassi così piano… gli ho detto… non ti sei accorto che nevica e c’era ghiaccio sulla strada? Non si era accorto di nulla. La mia Volvo a trazione posteriore con ponte rigido e biella De Dion non riusciva a stare dritta, mentre la CX andava sui binari. Chiaramente senza che nessuno di noi montasse gomme termiche.
Ad ogni modo, arrivo a casa per le 16.00 avevo i colloqui di mio figlio a scuola…
La CX sembrava perfetta e quasi lo era… poi per eccesso di zelo e di perfezionismo ho fatto tante cose… ma questa è una altra storia…
Michele